venerdì 16 dicembre 2011

Aglio rosso di Nubia sott’olio e ricordi di un’avventura estiva


Signori e signore vi presento l’aglio rosso di Nubia, prodotto in attesa del marchio IGP, (potete leggere la scheda su Gente del fud, ma allora non c'era, ahimè!) tanto bellino, di bianco vestito all’esterno e di tunica rossa all’interno, ma trovarlo è stata una vera avventura! Sì, perché per comprarlo ho vissuto un’esperienza da Indiana Jones supportata, per fortuna, dalla mia mamma e da Franca, meravigliosa e impavida amica di Grosseto. Ci è toccato, intanto, andare direttamente a Nubia. No, non la regione egiziana ma una contrada della minuscola frazione di Paceco (TP). Una strada dritta che si lascia alle spalle le saline e i mulini a vento, dove compaiono pochissime case da un lato e campagna a perdita d’occhio tutt’intorno. Dopo aver chiesto informazioni ad un pastore rumeno che non conosceva la lingua italiana, abbiamo continuato la ricerca dell’aglio passando davanti alle persiane socchiuse dietro le quali le vecchiette sbirciavano, osservando noi forestiere ma rimanendo stranamente barricate in casa. Avevamo trovato la contrada di Nubia e non potevamo tornare a casa senza bottino.

Sarà stata questa determinazione a spingerci a seguire uno strano tipo in bicicletta, uno delle poche anime vive del luogo, che in seguito al nostro abbordaggio si era proposto, in una specie di dialetto poco comprensibile, di accompagnarci da un contadino che ci l’avi. Percorse le trazzere (sentieri che attraversano i campi) più impervie e desolate attraversate da greggi, siamo arrivate in una stradina dove al centro si era fermata una lapa (Ape Piaggio a tre ruote) con un uomo avanti negli anni che parlava animatamente al cellulare di processi e scadenze. Era lui il nostro uomo ma continuava a parlare di tribunali, avvocati... Ci siamo guardate negli occhi, uno sguardo rapido e complice: dovevamo fare marcia indietro e svincolarci da quella strana situazione che iniziava a farci un po’ paura ma il tizio con la bici, con la mano aperta e il braccio teso davanti a noi, ci invitava a restare e aspettare pazientemente la fine della conversazione. Non abbiamo avuto il tempo di obiettare e il contadino, terminata la telefonata, con un cenno della testa e due sole parole secche che non ammettevano repliche: amunì, eu ci l’aiu (= andiamo! io ce l’ho.) ci invitava a fare un altro tratto di strada e seguirlo nel suo capanno dove aveva tanto aglio coltivato direttamente da lui. La suggestione, però a quel punto aveva già preso il posto di qualsiasi desiderio e rallentato pian pianino, con una manovra rapida e decisa, abbiamo cambiato strada! Ritornate sulla contrada, un po’ sollevate e un po’ deluse, una scritta “Si vende aglio” ci rincuorava ed entrate in una piccola bottega siamo riuscite a compiere la nostra impresa e ad avere tra le mani una bellissima treccia d’aglio con ben 12 teste! Più locale di così!!
  

Ingredienti per 1 vasetto medio

4 teste di aglio (meglio se fresco)
aceto di vino bianco
prezzemolo
alloro
peperoncino
pepe nero, bianco e rosa in grani
olio evo
sale

Sbuccia l’aglio e togli le pellicine da tutti gli spicchi. In una casseruola versa acqua e aceto in uguale quantità, un cucchiaio di sale (uno per ogni litro di liquido) e un paio di foglie di alloro. Sbollenta per 5 minuti l’aglio, lo vedrai venire a galla e trascorso il tempo, scolalo e asciugalo con un canovaccio. Dopo avere sterilizzato il vasetto (come? vedi qui) riempilo disponendo lateralmente le foglie di alloro, poi gli spicchi, qualche grano dei tre tipi di pepe, il prezzemolo e il peperoncino tagliuzzati. Versa l’olio fino a coprire tutti gli spicchi e chiudi il vasetto ermeticamente. Conserva in un luogo fresco al riparo dalla luce e consuma almeno dopo una decina di giorni. Con tempi di conservazione più lunghi l'olio rimanente avrà un meraviglioso profumo e potrà essere utilizzato al posto del soffritto.



Per conoscere i prodotti tipici regionali della Sicilia consulta

GDF

e se ti fa piacere guardami nell'ottavo episodio della serie Gente del fud, di Lorenza Fumelli ;)


37 commenti:

  1. Quanto mi attira qeul vasetto non hai idea :) Bellissime le foto. Un baciotto, buon we

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  2. Io adoro l'aglio, non manca mai nella mia cucina, da carattere e sapore.
    Ho qualche amico siciliano che per le festività è tornato a casa...quasi quasi gli chiedo un "favorino", oltre ai pistacchi mi faccio riportare qualche testa d'aglio!! :)

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  3. Che avventura!! Ma alla fine siete riuscite nell'intento!! Brave! E ancor più brave a poterlo conservare così gustosamente!!
    Franci

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  4. ...effettivamente lo sai che è veramente difficile trovare del buon aglio nei negozi?!
    Hai fatto troppo bene, questi sott'olio farebbero impazzire mio marito :)
    Bellissime foto!!

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  5. La foto è splendida l'aglio poi cosi preparato è un ottimo regalo natalizio ...davvero tutto fantastico!!bacioni,Imma

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  6. mi piacerebbe riuscire ad assaggiarlo ..

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  7. che meraviglia! le foto rendono tutta la bontà.
    per fortuna io qui l'aglio rosso lo trovo facilmente, non sarà di Nubia però...quasi quasi provo a farlo!

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  8. non l'ho mai assaggiato, ma quel vasetto lo trovo stupendo!

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  9. Mi piace un casino questo post elena. Brava!
    un saluto e complimenti anche per le foto!
    simo

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  10. Un'avventura che ha tutte le atmosfere di un racconto di Camilleri. Mi hai fatto salire l'ansia mentre andavi avanti con la storia, per poi risolvere con un bel sollievo. Io non amo l'aglio in utilizzi a crudo perche' ho grosse difficolta' a digerirlo, ma il suo aroma indubbiamente e' fondamentale in buona parte della cucina mediterranea. Quello di Nubia e' splendido. Un abbraccio. pat

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  11. Mi sono divertita a leggere le vostre peripezie e non sai quanto avrei voluto vedervi cambiare strada :-) Il nome non mi è nuovo, ma l'aglio sì! Che meraviglia! E le foto sono stupende..
    Cara Elena tantissimi auguri di buone feste a te e ai tuoi cari. Un abbraccio

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  12. Ne è valsa la pena però! Caso mai capiterò da quelle parti non me lo farò sfuggire!

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  13. Un'avventura, ma n'è è valsa la pena. Quell'olio deve essere meraviglioso.

    P.S. Anche se non sono siciliana mi rivenderò il primo comandamento gastronomico di una siciliana: Io sono il cannolo siciliano non avrai altro cannolo all'infuori di me! :)

    Un bacio!

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  14. ah ma quanto sei bella e simpatica in quel video!! mi piaci un sacco!! ^_^ e che dire di questo aglio di Nubia delizioso in questo vasetto pronto ai consumi tradizionali e non di una blogger simpatica come te!! vorrei provare a farlo cosi come l'hai fatto tu!il pepe rosa in grani e il peperoncino mi ispirano insieme ^_^ baciozzi beddazza

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  15. Elena mon amie, tes photos sont magnifiques.
    Elles nous donnent envie de tendre la main et de piquer une gousse d'ail.
    Je note ta recette.
    A très bientôt

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  16. Complimenti per l'intervista! Mi sei piaciuta molto... L'aglio di Nubia, che non conoscevo affatto, è bellissimo e le tue foto sono splendide... credo che per questo risultato sia valsa l'avventura alla ricerca dell'aglio perduto ;-)

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  17. Che bel vasetto e che bella presentazione come regalo!
    Bravissima ho visto il video ^_^ sei simpaticissima e solare!
    bacioni!

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  18. Nonn conoscevo questo tipo di aglio! Ottima l'idea del vasetto, lo trovo un regalo perfetto per Natale!

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  19. Un vasetto che secondo me non deve mancare in cucina, ben vegano questi regalini genuini!! Buon fine settimana

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  20. Magnifico e veramente indispensabile per una cucina "ghiotta" e saporita ;-)

    Buona giornata

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  21. complimenti, Elena! sia per la ricetta che per l'intervista! un bacione :)

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  22. Ciao,sono qui per un invito... Se ti piace preparare stuzzichini,aperitivi,piccole dolcezze o tutto quello che finisce in un boccone partecipa al mio contest! (Scusami se hai già ricevuto questo invito)

    http://ilcucchiaiodoro.blog.tiscali.it/2011/11/12/onetwothree/

    Donatella

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  23. giuro che ho pensato subito all'Egitto! :D
    ad ogni modo un'incredibile avventura e alla fine ce l'avete fatta! :) sinceramente non amo mangiare aglio, mi piace però molto il suo odore, lo uso solo per alcuni piatti dove è obbligatorio! prendi gli spaghetti aglio e olio ehehe! ad ogni modo leggendo il procedimento ho notato che lo sbollenti in aceto come io faccio per la cipolla, per alleggerirla un po'... è per lo stesso motivo? o solo perchè deve essere invasato? cmq mi piace l'idea di chiuderlo sottovetro e utilizzare l'olio che sarà super profumato! ciao cara!

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  24. Que buena receta, para condimentar muchísimos platos con este aceite!!!! bellísima fotografía! feliz navidad guapa, un beso

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  25. una bella idea non conoscevo nulla di questo aglio ed è stato un piacere scoprirlo

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  26. buona questa singolare ricetta, complimenti....ti volevo anche ringraziare per il tuo passaggio nel mio blog, una buona domenica Maria

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  27. le descrizioni dei luoghi sembravano uscite dalla penna di Camilleri, hai incontrato Montalbano?Anche lui è un buongustaio e questo aglio lo avrebbe apprezzato come tutti noi...Un bacione....

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  28. Cara Elena sono passata per augurarti un Felice Natale!
    Un'abbraccio baci Anna

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  29. buona ricetta, mi piace

    Mi piace il tuo blog, seguo
    Vi invito a vedere il mio blog e mi segua, se volete

    Feliz Año!!

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  30. Splendidi questi prodotti locali...bisogna farli conoscere, è un obbligo! grazie!

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  31. questa me la salvo...mi da' sempre un po' fastidio sbucciarlo cosi' e' l'ideale!!!! ahahah grazieeee ^_^

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  32. a me non piace la retorica su processi tribunali avvocati....bastava che chiamassi in comune, assessorato per le attivita' produttive e ti facessi dare qualche indirizzo su aziende produttrici di aglio ed era fatta....bello il raccontino sul viaggio ma quello no ...mi spiace...

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    1. Elena ...bello il primo episodio,ti faccio sapere ke noi nubioti non siamo così arretrati e dispersi in campagna come descrivi.....parliamo anche il dialetto......e l'italiano .....coltiviamo l'aglio quasi tutto l'anno, ma si intreccia da Giugno a fine Luglio ,ti aspetto per darti una treccia d'aglio rosso e per il secondo episodio .......ti saluto da Nubia

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    2. Ma certo, non era mia intenzione descrivere i Nubioti come arretrati e dispersi nelle campagne recondite della Sicilia! Era soltanto un raccontino di una simpatica avventura trascorsa dalle vostre parti, che, complice l'estate e l'orario, ha mostrato questo scenario.. Grazie per l'invito e per la disponibilità a donarmi una treccia d'aglio, ma trovare un anonimo in un posto già deserto mi verrebbe difficile :D

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  33. Salve Elena, sono Flavia Piacentino, nubiota e produttrice d'aglio. Strano racconto il tuo. La gente di Nubia solitamente è molto cordiale, mi spiace che tu abbia vissuto un'avventura quasi fuori del normale, anche perché d'estate il paese è molto popolato e c'è un via vai continuo di turisti che prediligono questa meta sia per il sale che per l'aglio. Spero vivamente che tu possa tornare dalle nostre parti e magari incontrando gente del luogo potrai scrivere delle meraviglie della mia terra che sfortunatamente ti sei persa nella tua corsa alla ricerca dell'oro rosso di Nubia.

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