mercoledì 18 maggio 2011

Tenerume di capperi



Carissimi amici, dopo qualche settimana di assenza dalla rete, eccomi di ritorno. Purtroppo non sono stati giorni di vacanza e di relax, piuttosto di ansia, malattia e ospedale. Il mio Melo ha beccato il morbillo e vi garantisco che le malattie esantematiche da grandi non sono proprio una passeggiata! Ma adesso va molto meglio, tanto che finalmente ho messo nuovamente piede in cucina e lui ha ripreso in mano la macchina fotografica, ed eccoci pronti a nuove avventure!
In questi giorni di assenza non mi sono potuta godere neanche il mio primo blog-anno, per cui tanti auguri a me in ritardo :)
Per segnare il mio ritorno vi propongo un post pubblicato l'anno scorso in questo periodo: una pietanza piuttosto originale che in questi giorni sto avendo la fortuna di assaggiare nuovamente, il tenerume di capperi.


In pochissimi sanno che della pianta del cappero si consumano oltre ai boccioli, detti  capperi, e ai frutti, detti cucunci, anche le tenere cimette, che si possono raccogliere solo in un breve periodo dell’anno, prima che la pianta fiorisca, tra maggio e giugno.
Confesso che anch’io se non fosse stato per Arcangelo, attento “raccoglitore”, non avrei mai assaggiato un piatto dal sapore per me così nuovo, in bilico tra il lieve amarognolo e il selvatico del cappero e delle olive, e il dolce delle patate e delle cipolle… un incontro di sapori forti e dolci.
Pur essendo questa pianta diffusa nel bacino del mediterraneo fin dall’antichità, è veramente difficile riuscire a coltivarla, soprattutto con la propagazione per seme che ha una germinabilità molto bassa. Per trovare i capperi bisogna fare una bella gita a Pantelleria tra rupi vulcaniche e falesie bagnate dal mare o, come in questo caso, nel nisseno (Caltanissetta), dove si possono scovare lungo la linea ferrata del treno o su vecchie mura dalle quali si affacciano cespi con rami ricchi di bottoncini verdi non ancora vestiti di petali, come belle donne che aspettano di indossare l’abito per la festa.


Ingredienti per 4 persone

200 g di cime di capperi
2 patate (circa 400 g)
1 cipolla bianca
10 olive nere
olio extravergine di oliva
aceto e sale.


Lava accuratamente le cime del cappero. In una casseruola fai bollire abbondante acqua salata, lessa le cime per 2-3 min. Scolale e trasferiscile in una ciotola capiente con acqua e sale e lasciale in ammollo per un giorno e mezzo. E’ preferibile cambiare l’acqua almeno una volta per attenuare il sapore amaro dei capperi.
Lessa le patate, lasciale raffreddare e tagliale a quadrotti. Trasferisci le cime dei capperi in uno scolapasta per eliminare l’acqua di ammollo. In una ciotola affetta finemente la cipolla e uniscila alle patate e alle cime dei capperi. Condisci con sale, olio, aceto ed olive nere. Mescola il tutto e lascia riposare per un’ora prima di servire.

26 commenti:

  1. Povero nano con il morbillo! Io da bambina le ho avute TUTTE e dico tutte davvero! Stai tranquilla e goditi il tuo tenerume! Capperi capperi... che buoni!

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  2. Auguri anche noi abbimo fatto il blog anno e per il resto tutto bene ciò che finisce bene :))
    Invitante questa ricettina ...
    Un bacione dai viaggiatori golosi ...

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  3. auguroni per tutto e complimenti per questo piatto!!grazie per aver condiviso con noi tutte queste informazioni della pianta del cappero di cui non ero a conoscenza,un abbraccio!

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  4. Oddio mi dispiace...Spero che il piccolo si stia riprendendo...intanto ti faccio tantissimi auguri e ti mando un abbraccio virtuale! Bellissima la ricetta, frescae primaverile!

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  5. della serie non si butta via niente!! Non lo sapevo neanch'io che si consumano anche le cimette, grazie per l'info e bentornata, bene per la guarigione del marito e auguri per il tuo bloganno
    Cris

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  6. Mi piacciono molto i capperi ma i "tenerume" non li ho mai mangiati. Il piatto è molto invitante.
    Auguri per il tuo "caro" e per il bloganno.

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  7. Elena che sorpresa! Non lo sapevo che si potessero mangiare e sicuramente li proverò! Grazie! So cosa significa il morbillo ad una certa età...anch'io l'ho avuto dopo i vent'anni e la varicella a 27! Un abbraccio

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  8. Cappero! Mi dispiace per questa disavventura, so che sono davvero molto antipatiche le malattie esantematiche da grandi. Ora spero sia tornato tutto tranquillo. Non mi saei mai immaginata che si mangiassero anche le cime dei capperi e sarei molto curiosa di assaggiare la tua insalata. Ha un aspetto proprio stuzzicante. Un bacio

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  9. ai, si, il morbillo da grandi è persino pericoloso! meno male che tuto è andato per il meglio.
    io sono di quelli che non sapevo che si mangiassero anche le cime, adesso ho curiosità di provare.
    un bacione!

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  10. menomale che va tutto bene adesso! sai che le cime di capperi non sò proprio cosa siano? per tenerume io intendo sempre le cimette più tenere delle zucchine ^_^ però ricetta fenomenale come sempre ^_^

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  11. spero ora sia tutto a posto!
    augurissimi per il blog-anno! :D
    ma sai che nn sapevo che si potessero mangiare anche le cimette? io adoro il sapore dei capperi, vedo di procurarmele... :)
    ottima ricetta!

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  12. caspita prendere queste malattie da grandi è davvero dura..per quello a suo tempo le nostre mamme stavan li forse ad incoraggiarle a prenderle. Infatti io le ho avute tutte. Comunque adesso mi pare di aver capito che il tuo melo stia meglio e con questo bel piatto si sarà rinvigorito. Io di verdure non me ne intendo molto..ma conosco i tenerumi. Un saluto Elena, Ale.

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  13. uf... morbillo... che cosa brutta, da adulti poi! Quanta pazienza infermiera e malato! Un abbraccio e mi rilego il post che per me sono trope informazioni sul cappero! capperi!

    besos

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  14. Guapa, excelente receta, como siempre!!!! muchos besos

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  15. le cime di cappero.. col cappero che le trovo qui dove sono! Il piatto è molto bello, invitante tanto, per ora posso solo guardarlo in foto e intanto fare gli di pronta e definitiva remissione della malattia del Melo ;)

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  16. tesorona, ma cosa mi ero eprsa? anche io sto latitando un pò, è un periodaccio denso di impegni....ma oggi non potevo non passare...intanto auguri a te in ritardo ma fanno sempre bene e poi...che bello, ti sposi, mi emoziono...fammi sapere, eh, anche in privato, tienimi aggiornata!!!!sono felice per te, ti abbraccio forte!

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  17. interesante receta me ha encantado,se ve muy apetitoso,cariños y abrazos.

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