La mia curiosità nei confronti del cibo mi ha spinta ad indagare, stavolta, sulle origini della cipolla ma mai avrei pensato di “scoprire” così tante informazioni. Che è un ingrediente che non può mancare in tanti piatti lo sappiamo bene tutti, che è di origine antichissima, forse lo sospettavamo ma che addirittura veniva utilizzata insieme ai ravanelli per pagare gli operai che lavoravano alla costruzione delle piramidi, davvero non l’avevo mai letto! Presso gli egizi la cipolla diventa oggetto di culto e la convinzione che il suo forte aroma potesse ridare respiro ai morti ne giustifica la presenza nelle tombe e nelle orbite di Ramesse II. Veniva usata anche in età romana dai gladiatori che con le cipolle si strofinavano il corpo per rassodare i muscoli, poi ancora nel medioevo per pagare gli affitti, come dono o come cura per il mal di testa, la calvizie e i morsi di serpente e più in là, come cura per l’infertilità delle donne. La si ritrova anche in varie rappresentazioni iconografiche come simbolo di falsità, poiché il suo involucro ha molti strati e nell’esegesi biblica è riconducibile al peccato che procura dolore poiché è irritante per gli occhi. Adesso, mangiando queste cipolline in agrodolce come antipasto o contorno, lo sentite anche un po’ di sapore del passato?!
Ingredienti
500 g di cipolline
40 g di burro
40 g di zucchero
3 cucchiai di aceto
2 chiodi di garofano
2 foglie di alloro
Sbuccia le cipolline e falle rosolare nel burro fuso in una casseruola, aggiungi un mestolo d’acqua calda, i chiodi di garofano e l’alloro per aromatizzare, copri e cuoci a fuoco dolce per circa 20 minuti, rimestando di tanto in tanto. Trascorso questo tempo, aggiungi zucchero e aceto, fai evaporare, poi rimetti il coperchio e continua la cottura per altri 10 minuti circa (dipende dalla grandezza delle cipolline). Servi le cipolline tiepide.
le hai fatte te queste cipolle...? ma sono identiche ...dai elena svela il segreto non che hai aperto il barattolino e le hai versate nel piatto ^__^ ? sei stata davvero magnifica io non ciò mai pensato a farle anzi credevo che erano difficile invece vedo che sono al quando semplici da fare...grazie elena per aver condiviso la ricetta te la copio per farle....un abbraccio forte da lia e buona giornata
RispondiEliminaCiao Elena, interessante la storia delle cipolle!Io le adoro e questa versione agrodolce è particolarmente sfiziosa, adatta per accompagnare un bel secondo!Smack
RispondiEliminaElena me llevo la receta me encanta y tengo que hacerlas. La historia muy interesante, gracias por compartir. Besosss.
RispondiEliminanoi in casa le facciamo spesso, aggiungiamo solo un po' più di spezie e l'uvetta sultanina ma sono ottime e una tira l'altra.
RispondiEliminaPer me è impensabile cucinare senza cipolla ma queste qui cosi piccole e golose sono tentatrici quanto un piccolo bonbon dolce!!!bacioni,Imma
RispondiEliminaCucinate così le cipolline, una tira l'altra
RispondiEliminasicuramente le proverò... che dici stanno bene con il bollito?
RispondiEliminaa presto cecilia
Spettacolo questo piatto Elena! E' l'unica maniera in cui riesco a mangiare le cipolline...ma non le ho mai fatte! Grazie! :-)
RispondiEliminaQue rico plato, se ve delicioso. Besos.
RispondiEliminaquesto piatto mia madre lo divorerebbe.. e sinceramente anche io... un bacione
RispondiEliminache buone,le cipolline in agrodolce le adoro...mi hai fatto venire voglia di rifarle!
RispondiEliminaCiao! anch enoi ogni tanto facciamo delle ricerhe storiche su piatti e ricette...e davvero rimaniamo incantate...poi li apprezzi ancora di più!!
RispondiEliminaBuonissime le cipolline così! noi ci aggiungiamo anche miele ed uvetta...
bacioni
Bellissima la storia delle cipolle!! Adoro l'agrodolce e con le cipolline è il massimo!! Stavo giusto pensando di postare la ricetta della zucca in agrodolce! Baci!
RispondiEliminaIo le adoro a Natale ne faccio sempre una scorpaccita e piacciono a tutti!!!!! Ecco avrei proprio voglia di prepararle :-) baciii
RispondiEliminaBello Elena questo tuo excursus sulla cipolla :-)
RispondiEliminaE belle, bellissime le tue cipolline...da rifare al più presto: le adoro! Un saluto caro
simo
che buone.. me le mangerei tutte.. bravissima!
RispondiEliminaciao cara, quest'estate ho letto un libro interessante su vari cibi e mi sembra di aver letto qualcosa del genere sulla cipolla... anche noi in proloco le faccio bene o male come te, la prossima volta ci metto anche io i chiodi!!! baci
RispondiEliminaCiao :) Piacere di conoscerti! Siamo diventate anche noi tue fan! Queste cipolline sono deliziose ;) Se vuoi, puoi unirti al nostro blog: http://lericettedimaripatty.blogspot.com/
RispondiEliminaCi farebbe molto piacere, a presto ;)
sai che questa cosa davvero non l'ho mai fatta? non mi sono mai chiesta l'origine del cibo che mangio, solo di alcune ricette della tradizione, ma non è la stessa cosa. Molto interessante la storia di ste cipolline che adesso ci gustiamo con tanta gioia. :-)
RispondiEliminaChe buone le cipolline in agrodolce, la mia mamma le fa sempre come accompagnamento per la carne quando prepara un pranzo importante! Ma sono diverse dalle tue...proverò anche la tua ricetta, dev'essere deliziosa!
RispondiEliminaio ci senti i sapori del passato presente e futuro! :D le adoroooo!!! e non le ho mai fatte! prometto di farle appena posso!!
RispondiElimina