Per chi è stato a Palermo e ha nostalgia dei sapori gustati nelle focaccerie o per strada, di quelle frittelline di cui qualcuno mi ha chiesto, ecco la ricetta di un altro piatto tipico: le panelle. Come lo sfincione, sono vendute oltre che nelle friggitorie, anche per strada dal panellaro, schiaffate dentro panini e condite con sale, pepe e limone e talvolta accompagnate anche dalle crocchè di patate. Queste frittelle preparate con la farina di ceci, costituiscono un cibo prelibato, amato da tanti anche a colazione, altro che breakfast inglese! Per prepararle servono polsi forti per mescolare l’impasto e un aiutante (almeno, io non posso farne a meno) per versarlo, rovente, dalla pentola su un piano, stenderlo e livellarlo tempestivamente, prima che si indurisca e vanifichi la faticaccia. Sono ottime come antipasto caldo e palermitanissime dentro un panino!
Piccola curiosità, anticamente i panellari più rinomati imprimevano i propri motivi floreali sulle panelle utilizzando delle formelle di legno rettangolari, oggi, invece si trovano in giro le forme più svariate. Io rimango fedele alla forma rettangolare ed eccovi le panelle!
Ingredienti per 4 persone
500 g di farina di ceci
1 ½ litro d’acqua
un mazzetto di prezzemolo
una presa di sale
pepe
olio di semi per la frittura
500 g di farina di ceci
1 ½ litro d’acqua
un mazzetto di prezzemolo
una presa di sale
pepe
olio di semi per la frittura
Versa l’acqua, il sale e il pepe in una casseruola capiente, aggiungi a pioggia la farina facendo attenzione a non far formare grumi. Metti sul fuoco a fiamma medio-bassa e mescola continuamente, fino a quando l’impasto sarà ben cotto, diventerà omogeneo, denso e si staccherà dalle pareti della pentola.
A fuoco spento, unisci il prezzemolo sminuzzato e (inizia la fase delicata in cui devi essere molto veloce) mentre il tuo aiutante regge la pentola, con un cucchiaio di legno versa l’impasto su un piano di marmo oliato (o su un’altra spianatoia) e con una spatolina inumidita distendilo omogeneamente, livellandolo in maniera uniforme per uno spessore di circa 3-4 mm.
Una volta distesa (adesso puoi rilassarti!) e intiepidita, taglia la pasta a rettangoli e poi friggi in olio ben caldo da una parte e dall’altra. Servile calde con una spolverata di sale e pepe e un limone da spremere sopra.
non le ho mai mangiate Elena,nemmeno quando sono stata in Sicilia! mi dispiace molto perchè ho idea che siano buonissime...Brava, hai fatto bene a postare una ricetta tradizionale di quelle che si fanno con poco e che sanno invece di tanto!Un bacione
RispondiEliminaMadò che buone!!! le ho assaggiate a San vito lo capo ed erano fantastiche!!!!
RispondiEliminabaci
Noi le conosciamo bene, non siamo ancora mai stati a Palermo, ma abbiamo un amico palermitano che vive a Bologna e l'ultima volta che siamo stati ospiti a casa sua ci ha preparato le famose panelle, di cui avevamo sentito tanto parlare. Le abbiamo trovate buonissime, da allora non abbiamo ancora provato a farcele in casa, ma la stagione è perfetta!
RispondiEliminaBaciotti e buona serata
Sabrina&Luca
Le ho mangiate diverse volte durante la mia parentesi lavorativa a Palermo!
RispondiEliminagrazie per la tua preziosa ricetta! proverò a farla a casa! ciao a presto...
Le adoro schiaffate dentro ad un morbido panino!! Grazie della ricetta!
RispondiEliminaun caro amico palermitano mi ha raccontato un pò la storia della sua infanzia dove la merenda per le strade erano queste panelle in tempo di guerra molto molto prezione... e così ho comperato la farina ma non le ho mai fatte... mi sembra una ricetta ottima per poterlo far contento :-) grazie!
RispondiEliminaUn mese in Sicilia, un pò di giorni a Palermo e non ho assaggiato le panelle!!! VERGOGNA =_=
RispondiEliminaMi rifarò!...salvo la ricetta ^_*.
Baci
Le conosco!!!...buonissime!...bravaaaaaaaa!
RispondiEliminabuone la panelle e a dirti il vero mi mancano queste delizie.....un mio vecchio amico ha una pizzeria tra cui haa anche questi prodotti tipici siciliani...buonissime...
RispondiEliminaciao elena..
lia
Elena, non ho mai mangiato le panelle, ma mia sorella, che ha vissuto qualche anno in Sicilia, me ne ha parlato con entusiasmo. Adesso che ho la tua ricetta, posso farle una sorpresa... Non mi è chiaro solo un passaggio: "...con un cucchiaio di legno versa l’impasto su un piano di marmo oliato (o su un’altra spianatoia) e con una spatolina inumidita distendilo omogeneamente, livellandolo in maniera uniforme per uno spessore di circa 3-4 mm...." Non si potrebbe utilizzare il matterello? L'impasto risulta morbido? Scusa ma se sono un pò dura a capire... :-)
RispondiEliminaBacioni
Grazie dei bellissimi commenti a questa sicilianità pura!!
RispondiElimina@Ale: l'impasto va steso caldo e risulta abbastanza appiccicoso.. il rischio nell'uso del mattarello è che appiccicandosi non riusciresti a stenderlo bene.. a me viene viene meglio con una spatola inumidita.
Gazie Elena, ora non mi rimane che mettermi all'opera!
RispondiEliminaCiaooo! anche io sono siciliana.. ed ho appena cominciato la mia avventura in cucina! :) buone le panelle.. il mio ragazzo ha una pizzeria-rosticceria e le fa ogni giorno! :) gnam!
RispondiEliminaCiao Melinda, grazie della visita e del commento. Ti faccio tanti auguri per la tua avventura da blogger.
RispondiEliminagrazie mille... che carina che sei :)
RispondiEliminaIo le ho viste in giro sul web credo siano buonissime, come ha detto kiara con poki ingredienti, semplici, si può ottenere una verà bontà come questa.. ciao!
RispondiEliminaahhh le panelle!! le adoriamo :)
RispondiEliminaCiao Elena, no conocía esta receta italiana, pero me gusta desde este instante! debo hacerla en casa para probarla! El risotto que hiciste es fabuloso y la presentación fantástica! como siampre nos muestras unos platos realmente buenos! baci!!!
RispondiElimina@vicky: semplici, veloci ma molto buone. un abbraccio
RispondiElimina@banda: eheh, anche io!
@fresaypimienta: grazie per la visita, sei sempre molto carina