domenica 26 settembre 2010

Sfincione


Continuando il filone della cucina tradizionale regionale, ritorno nella mia isola e nella mia cucina per preparare un piatto tipico palermitano lo sfincione. Si tratta di una pizza spugnosa e alta, condita tradizionalmente con salsa di pomodoro, mollica, cipolla, caciocavallo e acciughe ma che può prestarsi a diverse varianti per incontrare il gusto di tutti (con e senza acciughe, con e senza formaggio, con e senza salsiccia) l’importante è che sia rigorosamente infornato nel forno a legna. A Palermo lo sfincione, che in passato costituiva il cibo tipico delle feste natalizie e della festa della Madonna, è diventato onnipresente e fa parte del cosiddetto “mangiare di strada” poiché viene folcloristicamente venduto, oltre che in rosticceria, da venditori ambulanti che, a bordo delle loro lambrette Ape (qui note come a lapa o anche u lapinu) ne pubblicizzano e ne offrono la vendita decantandone, con l’abbanniata (cioè a voce alta) le qualità “chi ciavuru! Uora uora u sfurnavi! Tu u culuri c’ha taliari! Vossia ven’ a mancia! sunnu cuosi ra bella vieru!!...” (che profumo! Proprio adesso l’ho sfornato! Devi guardare il colore! Vossignoria venga a mangiare! Queste sono cose fatte bene!). È ovvio che senza il “pruvulazzu” (polvere) raccolto dal lapino nei vari quartieri, mancherà quel sapore di città, valore aggiunto, e che se non  siete forniti di forno a legna il risultato non sarà uguale a quello dello sfincionaro, ma potete comunque provare a prepararlo nel forno di casa a una  temperatura piuttosto alta.

Ingredienti per due teglie da 6 porzioni:
Per l’impasto: 500 g di farina 0, 500 g di farina di grano duro rimacinata, 20 g di lievito di birra, ½ litro di acqua tiepida, ½ bicchiere d’olio, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaio di sale.
Per il condimento: 2 cipolle, 700 g di pomodoro pelato a pezzetti, 400 g di caciocavallo fresco a cubetti, 300 g di caciocavallo semi-stagionato grattugiato, 8 filetti di sarde salate, 300 g di salsiccia, 100 g di pane grattugiato, origano, sale.

1. Versa le farine su un piano da lavoro e unisci lo zucchero, il lievito sminuzzato e un po’ d’acqua tiepida. Impasta con le mani fino ad ottenere un impasto compatto e aggiungendo poco alla volta pizzichi di sale, olio e acqua tiepida. Lavora l’impasto energicamente, sollevandolo e ruotandolo sul piano da lavoro fino ad ottenere una palla compatta ed elastica. Appena vedrai nella pasta le bollicine di lievitazione, trasferisci l’impasto in una ciotola capiente infarinata e coprilo con un plaid. Dopo un tempo di riposo di circa 2 ore al calduccio, la pasta sarà raddoppiata di volume, segno dell’avvenuta lievitazione. 
2. Pulisci, affetta le cipolle e soffriggile nell’olio caldo, unisci il pomodoro pelato, regola di sale e fai cuocere per circa 15 minuti. Quando sta per terminare il tempo di lievitazione accendi il forno alla temperatura massima (250°- 300°C), in modo che si riscaldi per bene.
3. Sciacqua le sarde e spezzettale. Ungi con l’olio 2 teglie rettangolari e spolverizza il fondo con un po’ di pangrattato. Dividi l’impasto lievitato in due parti e adagiale nelle rispettive teglie spingendolo verso i bordi (ci vorrà un po’ di pazienza, perché l’impasto tenderà a convergere verso il cento) e considerando un’altezza di 2 cm. Punzecchia la pasta con i rebbi di una forchetta e condiscila con la salsa, una buona manciata di origano, il caciocavallo a cubetti, le sarde, pezzetti di salsiccia e infine il pangrattato, il caciocavallo grattugiato e un filo d’olio. Lascia che la pasta lieviti per altri 15-20 minuti, poi inforna e fai cuocere per 20-25 minuti e sentirai… “ chi ciàvuru”!



15 commenti:

  1. Ciao, abbiamo appena trovato il tuo blog e ci piace molto. Anche a noi piace molto la cucina tradizionale oltre che naturalmente sperimentare. Questo sfincione mi sembra veramente sfizioso e appetitoso. Voglio provare a prepararlo, anche se, come dici tu, mancherà del vero gusto Sicilia. Ciao Simona e Claudia

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  2. Nella tua cucina si ritrova sempre quel sapore caratteristico della tradizione, quei racconti che ti lasciano incollata al monitor e con la mente tra le nuvole. Davvero complimenti, grazie a te sto conoscendo una regione che purtroppo non ho mai visitato. Baci. Terry.

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  3. Ciao! lo abbiamo assaggiato per la prima volta proprio nei dintorni di Palermo..e ce ne siamo innamorate! abbiamo provato a rifarlo..con discreto successo! ma l'originale rimane il migliore (anche nelle sue infinite varianti)
    un bacione

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  4. Carissima Elena, la mia pausa lavorativa "forzata" era per due giorni (giovedì e venerdì), fra un paio di mesi avrò si tanto tempo libero e chissà che non ne potrei approfittare per visitare la tua terra.. che dire non so che augurarmi! Anche la tua situazione lavorativa non è delle migliori, seguo con attenzione le vicende che riguardano la scuola e le sue riforme! Con una persona come te, la scuola non sa cosa si perde... peccato! Baci. Buona Giornata.
    Terry

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  5. Chissu è u sfinciuni fatto dà bedda mia...chi ciauru...u pititto mi fa veniri!

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  6. Ciao! Meraviglioso! Leggendo gli ingredienti mi è venuta subito una fame!! Che bella l'Italia con le sue tradizioni e le sue usanze!! Speriamo di non perderle mai! Peccato però non conoscerle tutte! Quindi grazie per averci regalato questo piatto!!

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  7. Ciao cara, grazie di essere passata da me, complimenti mi piace il tuo blog e questa è un'ottima ricetta.
    un abbraccio

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  8. che libidine con questo ripieno golosissssimo!!!

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  9. Ciao Elena, grazie della tua visita e piacere di conoscerti!! Straordinario e gustosissimo questo piatto; ne avevo sentito parlare, e ora che vedo il risultato, mi copio la ritetta, grazie!!! MI iscrivo come tua sostenitrice. . . a presto!

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  10. ...mai assaggiato...da buona lombarda doc, ehehehehehe!
    Ma deve essere davvero buonissimo...
    Buona serata!

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  11. che meraviglia questo blog!
    lo sfincione! saranno anni che non lo mangiamo...ti rubiamo subitosubito la ricetta!

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  12. Buonasera,

    il mio nome è Anna e faccio parte dello staff del sito di Smilla ( http://smillamagazine.com/ricette/ ), un aggregatore che offre una rassegna stampa quotidiana degli articoli pubblicati su siti di informazione e blog e che recentemente ha aperto un canale dedicato alla cucina.

    Mi permetto di contattarti dopo aver scoperto il tuo blog , che contiene articoli che rispondono perfettamente ai nostri criteri di pubblicazione e che quindi potrebbero essere inseriti nel nostro sito.

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    Sperando che il progetto di Smilla possa interessarti, rimango a disposizione per qualsiasi dubbio o richiesta di informazione.

    Per l'iscrizione su Smilla è sufficiente compilare il modulo raggiungibile all'url: http://smillamagazine.com/ricette/aggiungi_sito.aspx

    Cordialmente

    Anna P

    P.S: scusa per aver utilizzato il modulo dei commenti ma non ho trovato una sezione contatti

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  13. arrivo da t eroprio alla ricerca dellos sfincione, e ...ma è bellissimo qui!

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  14. ...ummm...mi pare di sentirne l'odore!!! l'aspetto è proprio come quello che fa mia nonna!
    posso averne un morso??

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