Nocellara condita

Se mai dovessero chiedervi se c’è una cosa che in Sicilia non manca mai, non pensate subito al sole, sarebbe scontato e mi ricorderebbe drammaticamente il diluvio universale che c’è stato il giorno del mio matrimonio. In realtà, meteorologia a parte, una cosa di cui la mia terra è davvero ricca sono le olive. Questa affermazione va al di là della famosa teoria dei sei gradi di separazione, a mio avviso accorcia notevolmente le distanze riducendo i gradi a non più di tre. Se chiedete ad un amico se ha alberi di olivo magari vi risponderà di no, ma avrà sicuramente un amico/parente o al massimo un amico/parente di un amico/parente (e varie combinazioni possibili) che in campagna ha qualche albero d’olivo, magari in quantità sufficiente per produrre olive e olio per soddisfare il fabbisogno annuale. Nella mia famiglia abbiamo accorciato ancora di più i gradi di separazione: mio papà ha tanti alberi di olivo ed ho sposato un uomo il cui papà coltiva alberi di olivo. Fortunatamente, producono olive e olio di diverse varietà e l’inverno si trasforma in una bellissima stagione per gustare queste meraviglie che ci offre la terra. Così, magari tra una rivista o un libro, al telefono o in compagnia, davanti un film o persi nei mille pensieri quotidiani, due olivette Nocellara dell’Etna condite con capperi di Pantelleria e acciughe di Aspra potranno coccolarci e accompagnarci piacevolmente alla cena.

Ingredienti Olive verdi cultivar Nocellara dell’Etna Capperi di Pantelleria sotto sale Acciughe di Aspra sotto d’olio Aglio rosso di Nubia Olio evo mono cultivar Nocellara dell’Etna Origano

In realtà, la quantità degli ingredienti è del tutto personale e va regolata in base alla propensione verso i sapori forti o meno. Ciò che è importante è la preparazione delle olive. Dopo la raccolta (settembre/ottobre) schiacciatele e lasciatele a bagno in una salamoia al 10% per un giorno intero, cambiando una sola volta l’acqua. Trasferite le olive in un barattolo immerse completamente in una nuova salamoia, chiudetele ermeticamente e conservatele in un luogo fresco, asciutto e possibilmente al buio. In questo modo potrete conservarle fino a un anno. Prima di utilizzarle, mettetele a bagno per un paio d’ore in acqua dolce, quindi, snocciolatele e conditele.

Dal maritino arriva un consiglio se vorrete accompagnare le olive con un buon vino rosso di Sicilia: Sedara di Donna Fugata.

Tipologia: Rosso - Sicilia IGT

Uve: Nero d'Avola prevalente, in blend con altre uve

Gradazione: 13-14% vol.